Descrizione:
Di certo gli indignati di Occupy Wall Street sanno cosa non vogliono. Ovvero il perdurare di questa insostenibile diseguaglianza economica dove l’1 per cento della popolazione controlla il 40 per cento della ricchezza. Loro sono il restante 99 per cento. Quelli lasciati cadere nel tritacarne del capitalismo finanziario. Che si sono stancati di veder privatizzare i guadagni e socializzare le perdite.
Riccardo Staglianò è entrato dentro al movimento. Nel libro ne racconta in presa diretta la genesi. Le storie dei protagonisti e la loro visione del mondo. Ha partecipato ai loro gruppi di lavoro. Prove tecniche di democrazia diretta, dove ogni decisione si prende all’unanimità. Niente leader («Il potere corrompe»). Niente richieste specifiche («Non chiediamo permesso al sistema; ci riprendiamo ciò che ci appartiene»). Con i riferimenti culturali più diversi, da Gandhi a Gene Sharp. Una cocente delusione per Obama. E il sostegno di intellettuali da tutto il mondo, dal premio Nobel Stiglitz a Naomi Klein, Slavoj Zizek e Roberto Saviano.
Alla domanda «Quanto resisterete?» rispondono: «Anche tutta la vita. Non avendo un futuro, siamo qui per inventarcelo». Li hanno chiamati ingenui, ma nella dittatura del cinismo potrebbero essere un antidoto. Se anche otterranno poco, sarà comunque tutto guadagnato. Con la passione che ci mettono, poi, nessun esito è da escludere. Come dicono in America, only the sky is the limit, non c’è limite a dove potrebbero arrivare.
La citazione:
Fossero stati italiani, avrebbero probabilmente occupato il Montale di Ossi di seppia: «Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo».
La valutazione in un tweet:
I dati del libro:
Titolo: Occupy Wall Street – Il reportage dentro la protesta
Autore: Riccardo Staglianò
Editore: Chiarelettere
Numero di pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2012